Sulzano sorge in una zona che fu abitata già in epoca romana. Un tempo il nucleo principale del paese si trovava in località Martignago, mentre Sulzano ne era solo lo scalo lacustre.
Fino al ’700 le terre sulzanesi erano di proprietà dei feudatari Oldofredi di Iseo e in quel tempo il paese contava un paio di centinaia di abitanti. E non possedeva né muraglie né castello. Vi erano otto calchere (forni di antica origine) dove si produceva la calcine. Qui lavorano molte persone, che la trasportavano attraverso il territorio, spostandosi in barca per il lago d’Iseo. Nelle aree boschive lavoravano invece numerosi carbonai.
Poco dopo la diffusione della lavorazione della lana, avvenuta attorno all’800, ai lanifici subentrarono i retifici, anche grazie all’esodo di alcuni artigiani di Montisola che preferirono trasferirsi sulla terraferma per facilitare i trasporti della loro merce.
Durante una permanenza a Sulzano non possono mancare la visita alla chiesetta di San Mauro, edificata nel ’400, con un piccolo monastero i cui resti si trovano in contrada della Rovere. Una sosta al Santuario di San Fermo, eretto su un’altura isolata nei pressi dell’antica strada Valeriana: una chiesa a capanna con un vecchio portale incorniciato da pietra verde, restaurata nel 1616.
Anche da Sulzano passa l’Antica Via Valeriana che, per millenni, costituì per il territorio bresciano il passaggio obbligato verso nord e verso la Valtrompia. Recuperato e riaperto nel 2002, il sentiero si presenta oggi come armonioso incontro tra paesaggio, arte e storia.