Dal 1 gennaio 2018, a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge di Bilancio n. 205 del 27 dicembre 2017, sono in vigore le nuove regole sulle detrazioni fiscali con molte novità rispetto agli anni passati, a partire dal nuovo bonus verde e le detrazioni per i lavori di implementazione delle prestazioni energetiche (Ecobonus).
Le agevolazioni fiscali per chi vuole comprare, ristrutturare o affittare casa sono diverse e di notevole interesse: ampio spazio viene dato alle agevolazioni fiscali previste per chi vuole comprare casa, alla possibilità di accedere al Fondo di Garanzia dello Stato per la richiesta del mutuo, fino ai vantaggi fiscali previsti in caso di leasing o affitto con la cedolare secca.
La casa, uno dei beni più importanti per gli italiani, conviene ancora, grazie alle diverse agevolazioni fiscali introdotte negli anni per i contribuenti che vogliono progettare, acquistare un immobile, rinnovarlo o darlo in affitto.
Di seguito la guida completa del MEF ai bonus per la casa che è possibile richiedere nel 2018.
Bonus casa 2018: guida alle agevolazioni e detrazioni fiscali
Tra le agevolazioni fiscali di maggior importanza per i contribuenti vi è senza dubbio il bonus per le ristrutturazioni, rivolto ad un ampia categoria di lavori effettuati sia in edifici privati che in condominio.
Per chi richiede il bonus ristrutturazioni è prevista anche la possibilità di beneficiare di un’ulteriore detrazione fiscale, quella per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici: l’agevolazione è ammessa fino ad un massimo di 10.000 euro di spesa e consente di detrarre il 50% del costo sostenuto.
Quando si parla di bonus casa, tuttavia, l’elenco delle agevolazioni e detrazioni fiscali che è possibile richiedere è ampio e variegato e, tra queste una delle maggiori novità del 2018 è costituita dal bonus per la sistemazione delle aree verdi, il cosiddetto bonus verde introdotto dalla Legge di Bilancio 2018.
La guida completa ai bonus casa 2018, pubblicata dal MEF e di seguito allegata, dedica ampio spazio non soltanto alle agevolazioni per ristrutturare o migliorare l’aspetto della propria abitazione, ma anche agli incentivi previsti per chi vuole comprare casa.
Scarica la guida informativa pubblicata dal MEF con tutte le agevolazioni e detrazioni fiscali per ristrutturare, comprare o affittare casa nel 2018.
Bonus casa 2018: Fondo di garanzia e agevolazioni per comprare casa
Comprare casa nel 2018 conviene sia per via dei prezzi convenienti che attualmente caratterizzano il mercato immobiliare, ma anche per le agevolazioni fiscali che è possibile richiedere.
Il Fondo di garanzia per i mutui finalizzati all’acquisto della prima abitazione permette di far credito alle giovani coppie, ma anche alle famiglie in difficoltà e copre il 50% delle somme richieste per aprire il mutuo.
I beneficiari del Fondo di garanzia mutuo prima casa 2018, ovvero coloro che possono accedere all’agevolazione sono:
- giovani coppie: sposate o conviventi in cui almeno uno dei due componenti abbia un’età inferiore ai 35 anni;
- nuclei familiari con un solo genitore: non coniugato, separato, divorziato o vedovo con almeno un figlio minorenne a carico;
- lavoratori under 35 con contratti di lavoro atipici;
- inquilini che vivono in alloggi di proprietà degli Istituti Autonomi Case Popolari.
L’accesso al Fondo statale è ammesso per mutui fino a 250 mila euro e, una volta accettata la pratica dalla parte della banca erogatrice, non verranno richieste ulteriori garanzie economiche e fideiussioni da parte di terzi.
Accanto alla garanzia dello Stato, per comprare la prima casa, anche nel 2018, è prevista la possibilità di beneficiare della riduzione dell’imposta di registro o dell’IVA agevolata se si acquista rispettivamente da un privato o da un’impresa costruttrice.
Il bonus prima casa 2018 prevede:
- se il venditore è un privato o un’impresa che vende in esenzione IVA:
- imposta di registro al 2% (anziché al 9%);
- imposta ipotecaria fissa di 50 euro;
- imposta catastale fissa di 50 euro.
- se si acquista da un’impresa con vendita soggetta ad IVA:
- IVA al 4% (anziché al 10%);
- imposta di registro fissa di 200 euro;
- imposta ipotecaria fissa di 200 euro;
- imposta catastale fissa di 200 euro.
Il bonus prima casa è rivolto a tutti i contribuenti che intendono comprare l’abitazione principale ed è riconosciuto anche quando, al momento dell’atto di acquisto, si possiede un’altra abitazione per la quale si è fruito della stessa agevolazione. Sarà necessario, in questo caso, vendere la vecchia abitazione entro un anno dal nuovo acquisto.
Sospensione mutuo 2018
Hai richiesto un mutuo ma non riesci a pagare le rate?
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e l’ABI (Associazione bancaria italiana) con le Associazioni dei consumatori hanno promosso due strumenti complementari che permettono di sospendere per un tempo determinato il pagamento delle rate dei finanziamenti in situazioni di temporanea difficoltà economica:
- il Fondo MEF di Solidarietà per i mutui prima casa;
- l’Accordo ABI con le Associazioni dei consumatori (che riguarda la sospensione non solo dei mutui ipotecari ma anche del credito al consumo).
Con la sospensione del mutuo 2018 si potrà beneficiare della proroga fino a 18 mesi dell’intera rata del mutuo, fino a 250.000 euro, nei casi di improvvisa difficoltà economica (ISEE non superiore a 30.000 euro) dovuta al decesso di uno dei titolari, ad un grave infortunio/handicap o alla perdita di lavoro.
L’Accordo per il credito tra ABI e Associazioni dei consumatori permette invece la sospensione fino a 12 mesi della sola quota capitale per i mutui ipotecari sull’abitazione principale nei casi di sospensione del lavoro o riduzione temporanea dell’orario lavorativo.
Bonus ristrutturazioni 2018
Fino al 31 dicembre 2018 sarà possibile ristrutturare casa beneficiando della detrazione del 50% riconosciuta su un massimo di 96.000 euro di spesa.
Il bonus ristrutturazioni 2018 è riconosciuto per gli interventi di manutenzione straordinaria negli edifici privati ed esclusivamente per i condomini anche per i lavori di manutenzione ordinaria.
Ecco l’elenco delle spese ammesse al bonus ristrutturazioni:
- interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, effettuati su tutte le parti comuni degli edifici residenziali o sulle singole unità immobiliari residenziali di
qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze; - interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi;
- interventi relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto;
- lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche (ascensori o montacarichi, installazione di strumenti idonei alla mobilità interna ed esterna di portatori di handicap gravi);
- interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del
compimento di atti illeciti da parte di terzi (cancelli, grate, porte blindate, casseforti, fotocamere collegate a vigilanza privata, ecc..); - interventi finalizzati alla cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico;
- interventi effettuati per il conseguimento di risparmi energetici;
- interventi per l’adozione di misure antisismiche come opere per la messa in sicurezza statica;
- interventi di bonifica dall’amianto e opere per evitare gli infortuni domestici;
- riparazione di impianti per la sicurezza domestica (per esempio, la sostituzione del tubo del gas o la riparazione di una presa malfunzionante);
- installazione di apparecchi di rilevazione di gas;
- monitoraggio di vetri anti-infortunio;
- installazione corrimano.
Un’ampia categoria di lavori sia per migliorare l’aspetto estetico della propria casa che per intraprendere lavori volti a garantire sicurezza e risparmiare sui consumi di energia.
Bonus mobili 2018
Anche per chi acquista arredi e grandi elettrodomestici a partire dal 1° gennaio 2018 sarà possibile beneficiare della detrazione Irpef del 50% delle spese sostenute.
Tra i primi requisiti per richiedere il bonus mobili 2018 resta l’aver effettuato lavori di ristrutturazione.
Per gli acquisti effettuati nel 2017, per i quali sarà necessario inserire i dati nella dichiarazione dei redditi 2018, sarà possibile fruire della detrazione fiscale solo se il lavoro di ristrutturazione è iniziato in data non anteriore al 1° gennaio 2016.
Il bonus consiste in una detrazione Irpef del 50% delle spese sostenute fino ad un massimo di 10.000 euro per i contribuenti che effettuano lavori di ristrutturazione e che comprano mobili nuovi o elettrodomestici per arredare l’immobile ristrutturato.
In linea generale la detrazione fiscale spetta per l’acquisto di mobili od elettrodomestici nuovi di classe pari almeno alla A+ ovvero alla A per i forni.
Ecobonus 2018
Tra le detrazioni fiscali per chi effettua lavori in casa è stato confermato anche nel 2018 l’Ecobonus.
La detrazione Irpef o Ires riguarda le spese relative a interventi volti al risparmio energetico su immobili già esistenti. L’Ecobonus, in sostanza, ha come obiettivo quello di incentivare i cittadini a porre in essere interventi volti a ridurre gli sprechi di energia: un’opportunità importante anche per risparmiare sulle bollette.
Nel 2018 la detrazione Irpef arriverà fino all’85% nei casi di lavori volti anche a migliorare il rischio sismico dei condomini. Per gli edifici privati, invece, lo sconto fiscale sarà differenziato tra il 50% e il 65% sulla base dei lavori effettuati.
Nel caso in cui l’intervento sia effettuato su parti comuni condominiali che non comportino modifiche volte a ridurre il rischio sismico, l’importo di detrazione Irpef potrà variare dal 70% al 75%.
Nel caso in cui gli interventi e le spese di ristrutturazione per migliorare l’efficienza energetica interesseranno l’intero involucro dell’edificio, l’Ecobonus potrà salire al 70% (nel caso in cui i lavori incidano sul 25% della superficie complessiva del condominio), mentre sarà del 75% se la riqualificazione energetica sarà finalizzata al miglioramento e al risparmio sulla spesa energetica sia estiva che invernale.
Un’importante agevolazione per chi vuole migliorare le prestazioni energetiche della propria casa.
A tal proposito, tuttavia, si segnala che la Legge di Bilancio 2018 ha introdotto importanti modifiche alle percentuali di detrazione prevista.
Bonus verde 2018
Tra le novità del pacchetto dei bonus casa 2018 si segnala l’introduzione, a partire dal 1° gennaio, della detrazione del 36% per chi effettua lavori di realizzazione, ristrutturazione, manutenzione ordinaria per:
- aree verdi scoperte
- giardini pensili;
- pertinenze o recinzioni;
- impianti di irrigazione;
- pozzi.
Il bonus verde 2018 si rivolge a coloro che “possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi” i quali grazie al bonus verde possono detrarre il 36% delle spese sostenute per gli interventi suddetti, per un importo massimo di 5.000 euro annui.
Si tratta quindi di una detrazione fiscale simile a quella applicata con il bonus ristrutturazioni o mobili, solamente che questo riguarda il rifacimento di giardini e terrazzi.
Cedolare secca affitti 2018
Anche affittare casa conviene, grazie alla possibilità di optare per il regime di tassazione sostitutivo Irpef della cedolare secca 2018.
La cedolare secca è il regime fiscale opzionale con il quale i titolari di immobili concessi in locazione possono scegliere di tassare il reddito da locazione ad aliquota fissa del 21% o del 10%.
Si tratta di un regime fiscale alternativo alla tassazione Irpef dei redditi basata su aliquote e scaglioni: il calcolo delle imposte dovute per chi aderisce alla cedolare secca sugli affitti 2018 non verrà effettuato sul reddito complessivo ma in misura fissa esclusivamente sul reddito da locazione.
Inoltre, la cedolare secca comprende anche addizionali comunali e regionali, imposta di bollo e di registro.
La proroga della cedolare secca al 10% è una delle maggiori novità del 2018 perché secondo quanto previsto dal Decreto legge del 28 marzo 2014 n. 47 l’aliquota agevolata sarebbe dovuta passare al 15% a partire dal prossimo 1° gennaio.
Sono, quindi, due le aliquote previste dal regime della cedolare secca nel 2018:
- cedolare secca al 21% per i contratti di locazione a canone libero;
- cedolare secca al 10% per i contratti di locazione a canone concordato 3+2, stipulati in comuni con carenza di soluzioni abitative, densamente popolati, contratti transitori, contratti d’affitto a studenti universitari o in comuni colpiti da calamità naturali.
Come disposto dall’Agenzia delle Entrate la cedolare secca 10% si applica anche in favore dei contratti transitori stipulati nel 2018, non inferiori ad un mese e non superiori a 18 mesi.
[fonti: money.it; mef.gov.it]